vi comunichiamo che verso mezzogiorno, nel Reparto San Raffaele della comunità di Albano, la nostra tenera Madre Maria, la porta del cielo, ha guidato in Paradiso la nostra sorella
BORTOLETTO MARIA Sr MARIA ALOISIA
nata a Preganziol (Treviso) il 19 maggio 1924
La vita di questa cara sorella si potrebbe sintetizzare in una sola parola: fedeltà. In occasione del cinquantesimo di professione religiosa, scriveva: «Questa è una tappa della mia vita molto importante perché sento profondamente il dovere di ringraziare il Signore per la sua bontà, per la sua grazia e la sua misericordia. …Il mio sentire e il mio vivere è sereno e gioioso nella volontà di Dio, nell’essere Figlia di San Paolo in pienezza, qualsiasi apostolato sono chiamata a compiere». E in occasione del sessantesimo di professione esclamava: «Sono contenta e cerco di essere sempre fedele al volere del Signore». Sr Aloisia è stata sempre fedele nel compiere la volontà di Dio attraverso un’obbedienza sapiente e gioiosa anche in situazioni di difficoltà.
Entrò in Congregazione nella casa di Roma, il 9 settembre 1941. Dopo un’esperienza di “propaganda” nella comunità di Ancona, visse a Roma il noviziato che concluse con la prima professione, il 19 marzo 1945. Da giovane professa venne inserita nella casa di Grosseto e in seguito in quelle di Bari, Mestre, Napoli Capodimonte con il compito di “propagandista” e autista. Ovunque si distingueva per la sapienza, la maturità, il desiderio di dedicarsi totalmente al servizio del vangelo e delle sorelle. Nel 1973 venne trasferita a Milano, in Via Varanini e poi in Via Mancini, allora sede della Provincia Italia Nord-Ovest. Semplice e disponibile a ogni evenienza, svolgeva contemporaneamente il servizio di cuoca, commissioniera, autista contribuendo a diffondere nella comunità un clima di serenità e bontà.
Nel 1978, fu chiamata con urgenza dalla superiora generale al servizio di cuoca rimasto vacante nella cucina dell’Ospedale “Regina Apostolorum”. Improvvisamente Sr Aloisia dovette ambientarsi a un nuovo stile di vita: dall’impegno per accudire una piccola comunità alla responsabilità di preparare i pasti per oltre duecento degenti dell’Ospedale oltre al centinaio di sorelle che allora componevano la comunità di Albano. …