Carissime Sorelle,
Il 26 aprile 2014, nella comunità Divin Maestro di Albano Laziale (Roma), alle ore 18.15, primi vespri della II domenica di Pasqua, alla vigilia della canonizzazione di due Papi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, il Signore ha chiamato alla Pasqua eterna la nostra sorella
SR. M. FRANCISCA – MARIA MARCHEGIANI
nata il 27 novembre 1918 a Montesilvano (PE).
In questo particolare clima di canonizzazione, siamo invitate a scoprire il cammino di santificazione della nostra sorella. Maria conobbe le prove della II guerra mondiale (1939 – 1945). Diverse volte con la famiglia fece l’esperienza di sfollare; persone care tra cui, anche il fidanzato, persero la vita. Aveva studiato con molto sacrificio conseguendo il Diploma magistrale. Con il suo lavoro era considerata un sostegno economico alla famiglia; quindi il suo ingresso in Istituto non fu indolore. Nelle narrazioni della sua storia vocazionale contempla l’azione della Provvidenza di Dio nella sua vita: “Ero una ragazza semplice che a tutto pensava fuorché a farsi suora. Abitavo vicino alle suore, una comunità paolina in Pescara; queste per prendere il tram passavano davanti alla mia casa e ci salutavamo con molta cordialità. Suor Agnesina Stoto, allora giovane e anche carina, non aveva timore di invitare e così, come un ritornello, ogni nostro incontro finiva con l’invito: «Maria, perché non ti fai suora?». Io, veramente, non ci pensavo affatto e che potevo rispondere? Se il Signore lo vorrà! Ma lei non si perdeva d’animo. Più tardi i Padri paolini mi invitarono a fare il catechismo alle bambine e, per mancanza di locali, le lezioni si tenevano nel refettorio dei Padri. E suor Agnesina era cuoca, tutta dinamica, sempre occupata, sempre attiva e premurosa. Lei continuò a pregare e per un cumulo di circostanze, nonostante tutte le opposizioni dei miei, l’11 febbraio 1948 il Primo Maestro mi condusse in via Alessandro Severo dalle nostre suore e alle otto di sera partii per Alba (CN) con Madre Elia Ferrero.
Sr. M. Francisca ricordava con affetto l’incontro con il Primo Maestro. “Madre Margherita Imparato come mi vede in chiesa mi dice: «Vieni, vieni che ti faccio conoscere il Primo Maestro». Entriamo in una saletta sulla sinistra, forse la sacrestia e vedo il Primo Maestro che mi dice: «È vero che vuoi farti suora? » «Sì, è vero, ma trovo tante difficoltà che non ci arriverò mai». Abbassò la testa, stette qualche minuto raccolto, poi mi guardò bene e mi disse: «Se vuoi venire, noi partiamo domani mattina alle 8. Trovati in libreria». Anch’io pensai un momento e risposi: «Ci sarò!». E così fu! Suor Agnesina aveva vinto! con la sua semplicità, con la sua preghiera fervida e piena di fede aveva vinto. Per me è stata lo strumento della Provvidenza. Gliene sarò sempre grata” (9 novembre 2002).
Entrata in Congregazione, oltre all’impegno in cucito e in lavanderia, ben presto le viene chiesto di mettere a servizio la sua preparazione e di insegnare alle aspiranti e postulanti. Lei stessa frequentò alcuni corsi di formazione teologica e filosofica. Terminato il Noviziato emise la professione religiosa il 25 marzo 1950, ad Alba. Nella domanda aveva dichiarato il suo pieno gradimento della Regola di codesto Istituto. Per i voti biennali, scriveva: “Sono sempre molto contenta della mia vocazione di Pia Discepola e con l’aiuto della grazia di Dio spero di perseverare fino al Paradiso” (Alba, 1° gennaio 1953). Ha emesso i voti perpetui a Roma il 25 marzo 1955.
A partire dal 1954 ha collaborato alla Rivista La Vita in Cristo e nella Chiesa, affiancando, nella redazione Sr. M. Marcellina Brentali che ha dato voce al sogno del Fondatore. A tale scopo annotava lei stessa: “Intanto si cominciava a pensare di dare vita a una Rivista nostra…Sorse La Vita in Cristo e nella
Chiesa, … nacque povera e incerta ma sorretta da tanta fede. Più tardi mi affidarono una rubrica mensile sulla Storia della Chiesa. Sottoponevo gli articoli prima a Don Gambi poi a Don Nosetti. Per renderci un po’ più preparate, dopo la pubblicazione della Mediator Dei sulla riforma liturgica abbiamo cominciato a partecipare alle annuali settimane liturgiche” (Note personali). Nel 1957 le veniva chiesto, come servizio ecclesiale, di collaborare alla preparazione dell’Annuario delle religiose. Nel 1959, “a nome di Gesù Maestro e per il bene della Congregazione” viene sfidata a oltrepassare l’Oceano e ad andare in Canada, come superiora locale a Montréal, dove fu ben accolta dalle sorelle.
In Canada dove si lavorava “di buona lena e in concordia” Sr. M. Francisca collabora per la preparazione e diffusione della Rivista “LA VIE”, nel centro liturgico ben avviato e per assolvere ai debiti della nuova costruzione. Nel 1961 passerà in Francia, con la responsabilità della comunità a Nogent sur Marne.
Nel 1963 ritorna a Roma con l’incarico dell’Apostolato Liturgico e successivamente è pure impegnata nella scuola ai giovani paolini di Villa San Giuseppe. Nel 1969 è superiora locale nella comunità di Firenze e all’inizio del 1971 è in Vaticano dove si avvia il nostro servizio ecclesiale alla Centrale Telefonica. Nel 1974 Sr. M. Francisca è nominata consigliera e segretaria del governo della Regione Italia. Nel 1977 è responsabile, ad tempus, nella comunità di Genova e nel 1979 è richiamata a Roma per assumere il compito di superiora locale della comunità Regina Apostolorum. Nel 1983 torna ancora in Francia, come responsabile della comunità di Toulouse, attendendo pure ai servizi generali della piccola comunità. Nel 1989 è inviata a Nogent sur Marne nel laboratorio di confezione dei paramenti e offre la sua collaborazione nel consiglio della Delegazione Francia. Nel 2006 è destinata alla Comunità Beato Timoteo per sorelle anziane. Da qui, nel 2011 sarà accompagnata all’infermeria di Albano dove ha ricevuto l’ultima chiamata di Dio.
Sr. M. Francisca, anche in età avanzata, era capace di imparare cose nuove, come, ad esempio, la confezione dei paramenti. Nei diversi servizi di governo alle comunità univa saggezza e franchezza per cui le sue relazioni umane erano ispirate a carità e a verità insieme. Appassionata di lettura, ha avuto cura di coltivarsi intellettualmente: i libri erano suoi compagni indissociabili ed era precisa ed esigente nell’insegnamento.
Era una persona metodica, anche nel suo lavoro interiore. Annotava: “Amata da Dio, santa per vocazione: Il 27 del mese prossimo compio 88 anni. Questo corso di esercizi può essere l’ultimo dono che il Signore mi fa. Per me il tempo si fa particolarmente prezioso. Non sciupare nemmeno un istante… Priorità assoluta alla Pietà. Essere disponibile… non essere esigente… gentile con tutte, parlare bene di tutte”. Rivolgendosi a Madre M. Lucia scriveva: “Mi accorgo sempre più che lei mi ha voluto bene nel Signore e mi ha sempre dato fiducia” (Nogent 4 ottobre 2000).
Sr. M. Regina Cesarato, in un augurio per l’onomastico, a ragione, la ringrazia per la sua presenza e per il suo servizio nella nostra Congregazione. La sua vita è stata segnata da spirito di sacrificio, da senso apostolico, dalla cura dello studio e della povertà. Possiamo dire che ha camminato con equilibrio sulle 4 ruote del carro paolino.
Le affidiamo con fiducia la Rivista LA VITA IN CRISTO E NELLA CHIESA per la quale non contò i passi per le vie di Roma con l’intento di trovare collaborazioni competenti ed efficaci.
La notizia della conclusione del suo pellegrinaggio terreno, spentasi come una candela consumata, ci è giunta mentre un centinaio di giovani dalla Chiesa Gesù Maestro si muoveva per un pellegrinaggio nella notte verso la Basilica di San Pietro, per partecipare alla canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
Dal cielo le chiediamo di intercedere perché giovani coraggiosi, come è stata lei, si pongano alla sequela radicale di Cristo Maestro, nella Famiglia Paolina e nella Chiesa!