FSP Italia: Sr Maria Urbana Berruti

Nazione di nascita: Italia
+ 28/06/2013 Alba

ITAENGESP

nella vigilia della solennità dei Santi Pietro e Paolo, alle ore 22, in Casa madre, ad Alba, il Signore ha chiamato alla professione eterna la nostra sorella

BERRUTI MARIA Sr MARIA URBANA
nata a Montabone (Asti) il 23 febbraio 1915

Possiamo ben dire che è passata all’altra riva ricca di giorni e di meriti. Entrò in Congregazione nella casa di Alba, il 23 gennaio 1936: erano gli anni eroici degli inizi quando la novità carismatica delle Figlie di San Paolo esplodeva con l’apertura delle case e la propaganda a domicilio. Dopo pochi mesi di formazione, Sr M. Urbana venne inviata a Trieste per svolgervi la diffusione capillare. Con la grazia della vocazione, seppe affrontare una missione non facile. Le cronache del tempo narrano le difficoltà della “propaganda” in una città dalle diverse culture e religioni: «Accadeva spesso che in un palazzo di 4-5 piani solo una porta si apriva per accoglierci, e le altre anche se aprivano ci venivano subito chiuse in faccia. Noi lasciavamo ugualmente il bollettino e continuavamo il nostro giro recitando il rosario insieme o singolarmente. Avevamo cura di dire molte giaculatorie e di aiutarci a ripensare alla meditazione e a fare l’esame di coscienza».

Nel 1938, Sr M. Urbana iniziò a Roma, il noviziato che concluse con la prima professione il 10 febbraio 1939. Dopo una breve permanenza a Firenze, venne trasferita a Grosseto, la città dove avrebbe vissuto per oltre vent’anni, le più diverse esperienze come propagandista, superiora locale, librerista. Con le sorelle sofferse il difficile periodo bellico quando dovettero lasciare Grosseto e rifugiarsi ad Arcidosso, paese alle falde del monte Amiata. Ma neanche Arcidosso venne risparmiata dalle bombe e una sera, mentre la comunità faceva il ritiro, arrivarono gli aerei da combattimento e sganciarono le bombe senza alcun segnale di allarme. Le suore a quell’ora avrebbero dovuto trovarsi in chiesa per la benedizione eucaristica, ma la Provvidenza dispose che ritardassero di qualche minuto e ciò fu provvidenziale. Dopo il bombardamento di Arcidosso, Sr M. Urbana e le altre sorelle sfollarono in un bosco dove si prestarono per molte notti ad assistere i feriti distesi per terra su poca paglia. Il vitto era un problema ma ci si accontentava del poco che si poteva trovare in qualche cascina. …