verso le ore 3 di questa notte, dopo aver accompagnato, per lunghi anni, il Maestro salendo con Lui il calvario, nell’infermeria della comunità di Alba è stata chiamata a vivere per sempre nella gloria del Padre, la nostra sorella
ZUCCHERINO Sr INES
nata a Tramonti (Salerno) il 21 aprile 1938
In questo momento supremo della vita di Sr Ines, vogliamo ricordarla soprattutto come una bellissima librerista, un’apostola che, con il sorriso sulle labbra e tanto amore nel cuore, si è donata completamente perché molte persone potessero trovare, nel centro apostolico che gestiva con vera passione, la via della vita.
Sr Ines entrò in Congregazione nella casa di Salerno, il 1° febbraio 1952 a quattordici anni di età. Era poco più di una bambina ma era mossa da tanta generosità e spirito di donazione. Dopo la prima formazione, nella quale ebbe la possibilità di apprendere l’arte tipografica, a Roma, e svolgere la “propaganda” a Livorno, visse a Roma il noviziato che concluse con la prima professione, il 30 giugno 1958. Trascorse tutti gli anni di juniorato a Livorno, impegnata nella locale libreria e rientrò a Roma per la preparazione alla professione perpetua. In occasione del suo “sì” per sempre, la formatrice, Sr Concettina Borgogno, le scriveva: «Il Vangelo, il Crocifisso, la Santa Eucaristia, ti siano forza nelle difficoltà, conforto nelle avversità, luce ai tuoi passi nel cammino spirituale. Medita sovente che il premio promesso a chi inizia, sarà dato soltanto a chi avrà perseverato fino alla fine… Ti auguro di cuore che la gioia e la buona volontà del giorno della professione perpetua aumenti in te ogni giorno, fino al momento felice in cui emetterai la tua professione eterna!».
Possiamo ben dire che Sr Ines è stata fedele fino alla fine: fedele negli anni belli ed entusiasmanti nei quali si è donata con tutte le forze nell’apostolato della libreria a Livorno, Ancona, Brescia, Palermo, Arezzo Ferrara, Albano IV Novembre. Fedele nel servizio di superiora locale, per più mandati, nelle comunità di Treviso e Mantova. Fedele soprattutto nei lunghi anni di una malattia incurabile, l’atrofia cerebrale che l’ha colpita nel pieno svolgimento della missione. Ad Alba, dove si trovava dal 2005, ha condiviso realmente la passione del suo Signore e Maestro, in una progressiva consegna del suo corpo, di tutta la sua vita.