Carissime sorelle,
Ieri, solennità di Cristo Re dell’universo, 25 novembre 2012, alle 12.30, nella comunità DM di Czę-stochowa (Polonia), il Signore ha chiamato alla vita eterna la nostra sorella
SR. M. BEATA HENRYKA MICHALCZYK
nata il 13 ottobre 1931 a Wlodzimierz Wolynski (Ucraina).
Henryka nasce in un paese che, dal 1919 al 1939, apparteneva alla Polonia, passato poi alla Russia all’inizio della seconda guerra mondiale. Questa città è anche il luogo di nascita di san Giosafat, vescovo e martire, molto venerato dai greco-cattolici e loro patrono. Vivere la fanciullezza in una zona di confine ha permesso alla nostra sorella di imparare tre lingue: polacco, russo e ucraino.
Conosce la nostra Congregazione e con il fervore di una diciottenne, l’8 settembre 1949, entra a Częstochowa, fiduciosa nel nostro Istituto ancora alle prese per il riconoscimento ecclesiale in Polonia. “Poco per volta venivamo riconosciute e quindi entravano le prime vocazioni, tra queste Henryka Michalczyk” testimonia Sr. M. Timotea Bovetti, missionaria pioniera in Polonia. Date le varie difficoltà, di carattere politico ed ecclesiale, per erigere un noviziato in Polonia, dopo un anno di formazione equivalente, con l’appoggio del Primo Maestro, si ottenne dispensa dalla Santa Sede ed Henryka, assieme ad altre tre giovani, emette la Prima Professione il 13 aprile 1952 a Częstochowa e i Voti Perpetui il 13 aprile 1957 nella medesima città.
La sorella nutre un anelito verso la santità pur manifestando consapevolezza dei propri limiti, come esprime in una lettera scritta dopo la Professione religiosa: “Mi affretto a scriverle per ringraziarla del grande favore concessomi di poter fare la Professione Religiosa. Mi sono sentita tanto indegna di sí grande grazia, ma ho messo la mia fiducia in Gesù che può tutto… Nonostante sia tanto misera e debole non perdo la fiducia e con la grazia di Dio spero di farmi santa (a M. M. Lucia Ricci, Częstochowa, 19.5.1952).
Qualificata professionalmente con un diploma in ricamo, decorazione artistica e teatro, ha potuto mettere a servizio della missione queste abilità. La sua interiorità ha guidato le sue mani nella produzione, in pittura o in finissimi ricami, di tanti volti della Madonna di Jasna Góra e di altre immagini. Guidava la preparazione di bei teatri e li animava per la gioia di tutti, come ricordano con affetto alcune sorelle.
Era schietta nell’esprimere le proprie opinioni ma, nello stesso tempo, discreta, silenziosa e sensibile alle sofferenze altrui. Benvoluta, soprattutto dalle sorelle giovani, era chiamata affettuosamente: sr. Beatka.
La missione apostolica di Sr. M. Beata si intreccia con la nostra non facile storia in questa nazione, sotto il regime comunista, che controllava ogni espressione di libertà religiosa. Nei primi tempi si dedica, anche se di nascosto, al ricamo di paramenti liturgici. Dal 1966 al 1967, è con altre sorelle presso una parrocchia a Varsavia Falenica. Qui si dedica alla segreteria parrocchiale ed è responsabile della mini-comunità. Dal 1967 al 1969 è superiora locale e incaricata della lavanderia presso i Padri Domenicani di Lublino; dal 1969 al 1973 è a Częstochowa DM dedita al giardinaggio, e dal 1973 al 1978 al laboratorio di ricamo e confezione a Piastòw, nei pressi di Varsavia. Dal 1978 in poi è di nuovo a Częstochowa DM dove attende al ricamo nella misura delle sue forze. Colpita dal diabete, la sua salute è andata progressivamente declinando, anche per il sopraggiungere del morbo di Alzheimer e la sclerosi. Poiché le forze fisiche non le permettevano più di lavorare, passava molte ore innanzi al Santissimo Sacramento, semplicemente fissando il suo sguardo sull’Ostia Santa! Dal marzo 2012, ormai immobile, Sr. M. Beata è assistita con amorevole cura dalle sorelle, fino al momento della morte avvenuta per insufficienza cardiaca.
Oggi è sicuramente unita alla Famiglia Paolina del Cielo, a far festa al Beato G. Alberione e intercedendo insieme per la nostra presenza nell’Europa dell’Est!
