Carissime sorelle
Oggi 25 luglio 2011, festa di S. Giacomo Apostolo, onomastico del Beato Giacomo Alberione, alle ore 9.10, all’Ospedale Regina Apostolorum di Albano (RM), è tornata alla Casa del Padre la nostra sorella,
SUOR M. NATALINA – RENZA ARGENTIN
nata a Castelfranco Veneto (TV) il 19 luglio 1943.
Renza, ancora adolescente, entra tra le Pie Discepole a Roma il 13 novembre 1955. Inizia il noviziato il 24 aprile 1960, emette la professione religiosa il 7 maggio 1961 e la professione perpetua il 7 maggio 1966.
Nelle domande di ammissione ai vari passi della vita consacrata, Sr. M. Natalina, esprime piena disponibilità a compiere in tutto la volontà di Dio. Così esercita diverse forme di apostolato in varie comunità d’Italia. A più riprese è all’Apostolato Liturgico: a Milano, a Roma S. Maria Maggiore, a Bologna, a Firenze, a Toulouse (Francia); è al ritocco fotografico in collaborazione con le Edizioni San Paolo ad Alba e a Roma. In diverse occasioni svolge attività di ufficio: all’Ufficio di Pastorale liturgica a Vicenza, per alcuni anni all’ufficio Abbonamenti della rivista La Vita in Cristo e nella Chiesa, segretaria all’USMI. Dal 1987 al 1997 è segretaria all’Ufficio Liturgico della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) dove ha saputo guadagnarsi la stima e l’affetto di molti ed è ancora ricordata con tanta simpatia. Per un triennio è superiora locale a Santa Maria Maggiore (1997-2000); quindi è segretaria provinciale (2000-2003), poi compie il suo apostolato nella Casa di Preghiera di Centrale di Zugliano (VI). Dal 2005 al 2009 è ad Alba (CN), sacrestana nel tempio San Paolo. Trascorre questi ultimi anni nella Comunità Regina Apostolorum in Roma, occupandosi con molto amore e diligenza dell’Archivio dell’Apostolato Liturgico. Le diverse esperienze apostoliche hanno arricchito la sua vita di relazioni che hanno contribuito ad accrescere la stima e la benevolenza di molti verso la Congregazione.
Nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, di quest’anno, ha celebrato, con le sue compagne di noviziato, il 50° di Professione Religiosa, che lei ha annunciato così alle persone care: “Sono lieta di invitarti a ringraziare il Signore con me per avermi resa partecipe al suo Mistero di salvezza, nella Chiesa, vivendo ed esercitando il carisma specifico nella Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro: “Dall’Eucaristia ben celebrata e vissuta trarrete forza e premio nel compiere la vostra missione (Beato Giacomo Alberione)”.
Sr. M. Natalina, avvertendo già i primi sintomi del male, aveva rinunciato al viaggio in Terra Santa programmato per le sorelle del 50°. Ha motivato questa sua scelta dicendo a tutti che, in occasione del 25°, la sua mamma le aveva pagato il viaggio in Terra Santa; ora, per il 50°, il viaggio alla Gerusalemme celeste se lo sarebbe pagato lei.
Alcuni giorni dopo la celebrazione della festa è stata colta da forti dolori addominali tali da esigere l’immediato ricovero all’Ospedale. Fin dalle prime indagini si è subito evidenziata la gravità della situazione: carcinosi peritoneale da neoplasia del pancreas, già metastatizzato al fegato. L’evoluzione rapida della malattia ha escluso quasi subito ogni tipo di trattamento curativo, instaurando tempestivamente una terapia antidolorifica e di supporto.
Ha affrontato, con una grande consapevolezza e spirito di offerta questa malattia, riconoscendo che non era così facile il compimento della volontà di Dio. Affermava di aver chiesto a Gesù di poter fare il purgatorio in terra.
Ha sperimentato quanto ci dice San Paolo nella Liturgia di oggi: “noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi”.
Ha sofferto in modo davvero edificante ed è andata incontro allo Sposo in tanta pace, affidandosi ogni giorno alla Madonna, con la preghiera: “Ricevimi, o Madre”.
Questo passaggio alla vita eterna, a noi è sembrato tanto veloce: in realtà il Signore la veniva preparando. Lo si coglie nella lettera da lei indirizzata alla superiora generale, Sr. M. Regina Cesarato, in data 20 gennaio 2009:“Grazie dell’augurio del mio giorno onomastico e soprattutto della preghiera. Sì, il Santo Natale è una splendida solennità ma lo è ancora più come misteriosa realtà dell’amore folle di Dio per la sua creatura. Da quando porto questo nome ho cercato di viverla come dono di un Dio instancabile che ritorna a noi per ricordarci del nostro ritorno a Lui. Ormai non dovrebbero mancare tanti anni visto che sono arrivata alla vigilia del 50°!!! Mi chiedi come sto. Potrebbe andare meglio, va bene così. Voglio vivere questo momento impreziosendolo di offerta. C’è un tempo per ricevere e un tempo per donare. Ora è il tempo per donare. Quello che Lui mi chiede è sicuramente il mio bene e a Lui gradito. Cerco di entrare in questa atmosfera, e come sempre, dico il mio grazie. Ora puoi contare non solo sulla mia preghiera quotidiana ma anche sull’offerta. Ti ringrazio e ti auguro un fruttuoso spenderti per la Congregazione. Fraternamente”.
Aveva espressa questa spiritualità dell’inabitazione del Verbo anche nell’immaginetta del 25° di Professione: “Rendimi, Padre, l’abitazione del tuo Verbo e colmami del tuo Spirito d’amore, affinché diventi preghiera vivente davanti a te e in te”.
Sr. M. Louise O’Rourke dall’Irlanda condivide una e-mail ricevuto da Sr. M. Natalina Argentin, nel maggio scorso, in occasione della sua Professione Perpetua: “Carissima, grazie dell’invito di partecipazione per condividere la gioia della tua totale donazione al Signore. Lui, che da sempre ti ha amata, ti ha rivestita della corazza della fortezza per perseverare nella fedeltà al suo amore e la cintura della sicurezza che Lui non ti lascerà mai. Ho visto l’icona che hai scelto per l’invito: è molto bella e significativa inerente al nostro carisma: servire nella Chiesa, magari nel silenzio dei riflettori, ma raggiungendo tutta l’umanità con il profumo della nostra quotidiana donazione ai fratelli in Cristo e nella Chiesa. Qui il segreto di Madre M. Scolastica e di tantissime sorelle, magari già dimenticate da noi ma che hanno reso luminoso il cammino della nostra Congregazione. Ti auguro di godere sempre per esserti a Lui donata nonostante le difficoltà che incontrerai. Per esperienza (il 7 maggio 2011 è stato l’anniversario del mio 50° di consacrazione) posso dirti che se si ama solo Lui, nonostante la constatazione della nostra povertà, si gusta una gioia e una pace che può capirla solo chi ne ha fatto esperienza. La vergine, Maria Regina degli Apostoli, ti confida il segreto del servizio apostolico nel silenzio di Nazaret. Ti abbraccio forte, forte e ti ringrazio di essere venuta fra noi per sempre!”.
Sr. M. Natalina coltivava il senso della bellezza e dell’ordine nel suo lavoro, nella cura dei fiori, nella sua persona. Esercitava con tanto amore il ministero straordinario dell’Eucaristia e anche se con sacrificio, era solita ricoprire un turno di adorazione eucaristica, convinta di stare esercitando un’importante missione ecclesiale.
Questa sorella è stata tolta a noi lasciandoci la testimonianza che, pur in questa rapidità di eventi, lei era pronta, con la lampada dell’amore accesa, donando ancora, a chi la visitava, il suo largo sorriso di ottimismo e di speranza. È partita per il Cielo con la vicinanza di diverse sorelle, tra cui la Superiora provinciale che l’hanno sostenuta e accompagnata con la preghiera continua, mentre come Sposa veniva introdotta nella Casa del Re!
Invochiamo il conforto della fede e della comunione dei santi per i familiari, e in particolare per le cugine: Sr. M. Eleonora Beltrame pddm, Sr. Giovanna ap e al cugino Don Angelo ssp.