PDDM Italia: Sr. M. Emanuella Santini

Nazione di nascita: Italia
+ 28/03/2011 Albano

Carissime sorelle
Ieri, 28 marzo 2011, alle 17.30 nella nostra Comunità di Albano DM (Roma), il Signore ha invitato all’incontro definitivo con sé la nostra Sorella

SUOR M. EMANUELLA – MARIA SANTINI
nata a Vallecastellana (Teramo) il 1° luglio 1920.

Entra in Congregazione ad Alba il 2 febbraio 1936. La mamma scrive:“Alla superiora delle Pie Discepole di San Paolo” e annuncia la partenza della figlia: “Sono la madre della giovinetta Maria di cui ha scritto il parroco…. I preparativi sono pressoché terminanti: conto di far partire la figliola sabato, primo febbraio, salvo impreviste circostanze. Giungerà costì nella giornata del 2, festa della Candelora. Voglia pregare intanto per la vocazione della mia figliola e perché nessun incidente renda spiacevole questo lungo viaggio. Gradisca i miei ossequi e quelli di Maria” (Rosa Santini, 26 gennaio1936). Ci auguriamo tale interessamento in tutte le mamme delle nostre giovani!
Farà parte del primo noviziato proprio delle Pie Discepole, iniziato il 26 febbraio 1939 ad Alba ed emette la Prima professione il 25 marzo 1940. Nella relazione delle maestre viene presentata come giovane “di buon carattere, docile, semplice, che dà prova di buona volontà”. Nella sua domanda per la professione afferma: “Mentre mi trovo ai piedi di Gesù Sacramentato, con la sua grazia e luce faccio umilmente questa mia domanda per essere ammessa alla Professione religiosa. Desidero con grande amore fare i santi voti religiosi!” (27.12.1939). Emetterà la professione perpetua a Roma il 25 marzo 1945.
Dopo aver condiviso, nei primi anni, la diffusione del Vangelo a Roma, viene inviata come missionaria in Giappone. Vi rimarrà circa 8 anni, compiendo principalmente l’apostolato presso i fratelli paolini. Il bollettino interno Divin Maestro riporta la notizia: “Le due Sorelle, già tanto attese dalle prime giunte in Giappone, sono partite da Genova il 25 giugno 1950 sulla nave Vulcania: Suor M. Immacolata Panero e Suor M. Emanuella Santini. Sono partite dopo essere passate nelle grandi basiliche romane sulle tombe degli Apostoli, dopo aver corroborato la loro fedeltà,(…) per portare il loro contributo nella grande opera di evangelizzazione iniziata da 20 secoli. Ci hanno scritto: “Durante la traversata ci siamo molto occupate della cappella e delle sacre funzioni. (…) Il Rev. Cappellano dopo aver letto il nostro bollettino ci disse: «Avete dei bellissimi apostolati; l’ufficio che vi ho affidato sulla nave è il vostro, vedo che siete contente e lo compite con un amore tutto particolare». Prima di lasciare la nave il Signore ha voluto darci una grande consolazione(…) La mattina dello sbarco abbiamo visto accostarsi a ricevere l’Ostia Santa un giovane che da 15 anni non si comunicava più. Ha cominciato così i primi 9 venerdì del mese e ci ha promesso che avrebbe continuato con i 5 sabati. La Madonna gli sia sempre di guida. Nel salutarci ci chiese di pregare per lui e promise di fare altrettanto. Era felice: e mostrava di godere tanta pace, quella pace che il Signore fa gustare a coloro che, pentiti, ritornano tra le sue braccia”.
Al ritorno in Italia, dal 1959 Sr. M. Emanuella è principalmente nelle case San Paolo: a Roma a Vicenza, a Pescara, a Roma Casa Generalizia. L’esperienza missionaria contribuì a farle acquisire un cuore e un pensiero grande. Nel 1984 offre, per un breve periodo, il suo contributo presso il locale Souvenir alle Grotte San Pietro, in Vaticano. Al termine dello stesso anno è ad Albano, in laboratorio quindi come portinaia, fino a quando le forze glielo consentono. Sr. M. Cecilia Cantamessa, superiora locale testimonia: “La presenza di Sr. M. Emanuella nella nostra comunità è stata preziosissima: accogliente, premurosa, attenta alle sorelle anziane e bisognose che via, via arrivavano. Ma le sue condizioni di salute si fecero più serie per il sopraggiungere di episodi ischemici cerebrali con relativi danni neurologici periferici che le causarono un’immobilità totale e quindi la completa dipendenza dagli altri. Stupiva la sua grande serenità e la sua pronta riconoscenza per ogni piccolo gesto di carità. Negli ultimi giorni è peggiorata ulteriormente per il sopraggiungere di un processo infiammatorio polmonare febbrile, causandone il decesso”. Ringraziamo il Signore per la vita di questa sorella, per la sua sensibilità verso le persone. Il suo sguardo comunicava la comunione con Dio che ha sempre cercato nella sua esistenza terrena. Oggi contempla il volto divino, intercedendo per l’8° Capitolo Generale!


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