questa notte, verso l’una, nel reparto San Raffaele della comunità di Albano, la luce del Signore risorto ha avvolto e chiamato alla luce della Vita la nostra sorella
MANNINI ROSA Sr MARIA GRAZIA
nata ad Agerola (Napoli) il 17 agosto 1922
Sr Maria Grazia è stata una cara sorella che ha sempre donato tutte le sue forze con disponibilità, amore e grande sensibilità. Entrò in Congregazione nella casa di Alba, il 7 dicembre 1932. Proveniva da Salerno, dove aveva già vissuto alcuni mesi aiutando le sorelle nella propaganda. Era poco più di una bambina, aveva dieci anni e accettava con gioia la “bella avventura” vocazionale, come lei stessa ebbe occasione di scrivere. Ad Alba, Sr Maria Grazia venne subito avviata al lavoro tipografico e in particolare al compositoio. Divenne esperta e capacissima in quell’arte che svolse per otto anni consecutivi, fino al raggiungimento della maturità. Nel 1940 venne trasferita a Roma per il noviziato che concluse il 19 marzo 1941 con la prima professione. E dopo una brevissima esperienza apostolica a Salerno fu richiamata a Roma per proseguire il lavoro tipografico per il quale provava viva soddisfazione. Scriveva: “Il lavoro era intenso… Ricordo gli Atti e Discorsi di Pio XII: tanti volumi! Poi la Statistica dei Protestanti in Italia che impegnò parecchio tempo, richiedendo di prolungare il lavoro fino alle ore piccole… Fu portata avanti con coraggio e fu poi coronata dall’udienza con il Santo Padre Pio XII”.
Sr Maria Grazia è stata un grande dono in particolare per la Casa generalizia dove è vissuta per oltre trent’anni, dal 1970 al 2002. Le sorelle del mondo ricorderanno la sua delicatezza e gentilezza, l’amore alla vocazione paolina e alle superiore, il grande impegno per aiutare, fino a quando le forze l’hanno sostenuta, nei servizi di segreteria, nel centralino, nell’ufficio postale e, infine, nell’archivio fotografico che con molto amore e grande fatica, ha organizzato e avviato. La sua discrezione e disponibilità nel portare a termine qualsiasi incarico, erano proverbiali. Nel Natale 1992 esprimeva la piena adesione alle indicazioni della superiora generale in vista del “progetto missionario”: “Il sì che pronunzierò all’appuntamento di questa ‘notte santa’ vorrà proprio essere l’espressione della mia adesione e disponibilità ad accogliere quel rinnovamento interiore e comunitario cui siamo invitate…. Sento che devo dare un nuovo slancio alla mia vita di consacrata e vivere di più nella gioia e nell’abbandono fiducioso. Voglio farlo anche come testimonianza vocazionale, tenendo presenti, nella preghiera e nell’offerta, le nuove terre di missione”. …