Carissime sorelle
Mentre la nostra comunità capitolare era convocata per la Celebrazione Eucaristica, all’inizio di questa seconda sessione del VII Capitolo Generale, oggi 5 aprile 2008, alle ore 7 a.m., nella comunità di Cinisello Balsamo (Milano) passava alla vita eterna la nostra sorella
SR. M. VITALINA – LUCIA MARTINA
nata a San Gillio Torinese (TO), il 19 gennaio 1928.
La giovane Lucia, durante il discernimento vocazionale, era in dialogo con Sr. Cormariae Brugiolo. A lei il 12 luglio 1948 scriveva: “Grazie delle sue parole che rileggo sovente perché mi sono di molto conforto e cerco di metterle in pratica. Sento che non ho avuto mai tante tentazioni come in questi giorni, ma voglio vincerle a tutti i costi con l’aiuto della santa Madonna che si è mostrata così generosa verso di me. Offro a Lei piccoli sacrifici e mortificazioni, affinché con il suo aiuto possa giungere alla perfezione e amare moltissimo Gesù e servirlo attraverso il prossimo”. Lucia entra in Congregazione ad Alba (CN), all’età di vent’anni, il 16 agosto 1948. Dopo l’anno di noviziato emette la professione religiosa il 25 marzo 1951 ad Alba. Emetterà i voti perpetui a Roma, il 25 marzo 1956. Nella domanda per la Professione perpetua scriveva: “Conosco la mia debolezza, conto più che altro sull’aiuto di Dio per una costante e generosa corrispondenza alla sublime vocazione”. Dopo la professione religiosa è ad Alba come commissioniera; nel 1958 a Cinisello Balsamo come economa locale, nel 1960 a Firenze al Centro di Apostolato Liturgico. Nel 1964 è a Napoli come superiora locale e nel 1967 in Casa Generalizia come economa di comunità. Seguono diversi mandati di responsabile di comunità locale: nel 1971 a Catania (DM), nel 1974 per un anno ad Alba (DM) e dal 1975 al 1978 a Milano (RA). Dal 1978 al 2007 è ai Centri di Apostolato Liturgico: a Rimini, Bologna, Roma, Genova, Milano. Fino a quando è stata chiamata a vivere la missione in dimensione di offerta, come inferma nella casa di Cinisello Balsamo.
Sr. M. Vitalina ha una sorella religiosa, Sr. Candida ssc, con cui si aiutavano nell’impegno di consacrazione. Il Divin Maestro le ha pure concesso la grazia di avere una nipote Pia Discepola, Sr. M. Micaela Monetti, ora consigliera generale, risposta del Signore alla sua sensibilità vocazionale.
Coltivava un “dialogo spirituale” specie con Madre M. Lucia Ricci; comunicazione che ha poi continuato anche con le altre Madri, dando una relazione del suo cammino spirituale, dopo gli Esercizi annuali. La Regola di vita e la relazione con Madre M. Scolastica, due soggetti molto attuali, in questo momento della nostra vita di Congregazione sono stati vissuti da lei con grande intensità. Nel 1989 scriveva: “Mi sento e mi trovo sempre alla ricerca della mia identità vocazionale, o meglio come vivere in pienezza la mia vocazione…Faccio molto frutto degli opuscoli che ci giungono dal C.S.C.M., sono una miniera inesauribile.
Dall’ultimo corso degli esercizi mi sono proposta di leggere possibilmente ogni giorno un articolo delle Costituzioni e di questo devo dire che più le leggo più mi sembrano nuove. Trovo sempre cose e aspetti nuovi come nel Vangelo…. Per grazia del Beato T. Giaccardo ho capito in modo particolare la mia specifica vocazione e più che mai la responsabilità specie in ordine all’evangelizzazione con i mass media, sempre più utile e attuale nei nostri tempi. Che Gesù Maestro e il Beato Giaccardo mi rendano degna e operante”.
Per la memoria di Madre Scolastica, scriveva a M. M. Lucia da Genova l’11.11.1994: “Grazie di cuore per averci rievocato il ricordo dell’intervento di Madre Scolastica al Centro. L’ho riletto personalmente, poi al risentirlo ad alta voce si prova un senso di brivido come se l’avessimo nuovamente rivissuto. È proprio così, l’assistenza di Madre Scolastica è continua, la tocchiamo con mano ogni giorno, da esserne sorprese sempre. Ancora ringrazio e mi auguro che giovi a tutte per pregarla e averla presto agli onori degli altari, se è
nella volontà di Dio. A Madre Scolastica, personalmente, chiedo di capire e vivere sempre meglio lo spirito che deve animare il nostro apostolato”.
La ricordiamo così: ottimista nel futuro, entusiasta nel vivere la sua missione ai Centri Apostolato Liturgico, che ha svolto fino a quando il linfoma non le ha impedito il servizio. Intraprendente e coraggiosa ha lottato e collaborato attivamente con i medici e con le Sorelle che ne hanno avuto cura. La malattia, degenerata in metastasi cerebrale, l’ha portata al decesso. Si è congedata con serenità e pace, lasciandoci in eredità una visione positiva della nostra vita e vocazione. S. Giovanni nel Vangelo (6,16-21), della liturgia odierna narra: «videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: “Sono io, non temete”». È un invito a riconoscere la Sua presenza rassicurante in questi suoi passaggi che ci riportano all’essenziale della nostra esistenza, ciò a cui mira anche la Regola di vita. Sr. M. Vitalina, con Madre Scolastica e la comunità del Cielo, veglia e intercedi per la nostra Congregazione!