Durante l’ottava di Pasqua, alle prime ore di venerdì, 28 marzo 2008, Gesù Maestro ha chiamato a Sé la sua discepola fedele
SR. M. TARCISIA – ROSARIA SPADARO
nata a Mandanici (Messina), il 20 dicembre 1912.
Sr. M. Tarcisia è andata gradualmente spegnendosi a causa dell’età avanzata, mantenendo una discreta lucidità mentale e presenza di spirito che le permetteva di seguire la preghiera e di ringraziare sempre, dopo ogni servizio compiuto alla sua persona.
Era entrata a Messina, il 5 marzo del 1936, all’età di 24 anni. Qui, dopo alcuni mesi aveva vestito l’abito religioso.
Con generosità e sveltezza giovanili ha svolto il servizio apostolico nelle forme caratteristiche di quei tempi, in attesa di essere inviata da Messina ad Alba dove ha compiuto il Noviziato, nel 1939.
Un anno dopo ha emesso la Prima Professione ed è stata destinata a Siena per la propaganda, fino al 1946. Quanti passi benedetti, compiuti per la diffusione della Parola di Dio, della Buona Stampa, di casa in casa, di paese in paese! Instancabile messaggera di buone notizie ha condiviso lo zelo di tante sorelle Pie Discepole che, con questa forma apostolica, hanno espresso il loro amore a Gesù Maestro, in collaborazione Con la Società San Paolo e le Figlie di San Paolo.
Sr. M. Tarcisia ha emesso la Professione Perpetua il 25 marzo 1946, nel tempo della grande prova per la nostra Congregazione. In seguito ha continuato ad andare in propaganda anche a Parigi dove è rimasta fino al 1951, ardentemente identificata con la sua vocazione.
Tornata in Italia ha dedicato le sue energie nel servizio sacerdotale presso le Case della Società S. Paolo, prima a Roma (1951-1952), poi a Catania (1952-1957), quindi a Bari (1957-1959) e a Pescara (1959-1963). Abile nel cucito, in seguito, ha svolto il servizio di sartoria a Catania e aGravina di Catania, dal 1963 al 1987. Con l’avanzare dell’età nel 1989, è stata destinata alla comunità di Palermo, dove ha continuato a prestare il suo servizio nel laboratorio di cucito fino a quando le forze fisiche glielo hanno permesso.
Sr. M. Tarcisia, anche nell’anzianità, ha mantenuto le caratteristiche della sua personalità: buona, attenta alle sorelle e delicata nel tratto. Pronta di volontà, nella domanda per l’ammissione alla Professione, esprimeva il desiderio di vivere la vita consacrata. Scriveva: “Sono stata sempre bene, comprendo i voti e sono disposta a praticarli con tutto l’impegno e con buona volontà, sperando tutto dalla grazia del Signore”. Così ha vissuto, in coerenza con questi desideri giovanili.
Nel giorno in cui la liturgia pasquale ci fa contemplare l’incontro del Maestro risorto con i suoi discepoli dopo un’infruttuosa pesca notturna (Gv 21,1-14), confidiamo che la nostra sorella sia stata ammessa a partecipare a questo appuntamento. Crediamo che per lei sia accaduto così: quando già era l’alba Gesù si è presentato sulla riva della sua vita e lei, discepola che ha amato il Maestro e da Lui è stata intensamente amata, lo ha riconosciuto: “E’ il Signore” e lo ha seguito, invitata al banchetto delle Nozze eterne.
Mentre ci prepariamo all’inizio della seconda sessione del 7° Capitolo generale, affidiamo questa sorella alla misericordia del Padre e chiediamo la sua intercessione per il buon esito del lavoro che ci attende.
Sr. M. Tarcisia, riposa nella pace, cantando con la comunità paolina del Cielo, il canto della gioia pasquale: Alleluia! Sono giunte le nozze dell’Agnello. Alleluia!
Era entrata a Messina, il 5 marzo del 1936, all’età di 24 anni. Qui, dopo alcuni mesi aveva vestito l’abito religioso.
Con generosità e sveltezza giovanili ha svolto il servizio apostolico nelle forme caratteristiche di quei tempi, in attesa di essere inviata da Messina ad Alba dove ha compiuto il Noviziato, nel 1939.
Un anno dopo ha emesso la Prima Professione ed è stata destinata a Siena per la propaganda, fino al 1946. Quanti passi benedetti, compiuti per la diffusione della Parola di Dio, della Buona Stampa, di casa in casa, di paese in paese! Instancabile messaggera di buone notizie ha condiviso lo zelo di tante sorelle Pie Discepole che, con questa forma apostolica, hanno espresso il loro amore a Gesù Maestro, in collaborazione Con la Società San Paolo e le Figlie di San Paolo.
Sr. M. Tarcisia ha emesso la Professione Perpetua il 25 marzo 1946, nel tempo della grande prova per la nostra Congregazione. In seguito ha continuato ad andare in propaganda anche a Parigi dove è rimasta fino al 1951, ardentemente identificata con la sua vocazione.
Tornata in Italia ha dedicato le sue energie nel servizio sacerdotale presso le Case della Società S. Paolo, prima a Roma (1951-1952), poi a Catania (1952-1957), quindi a Bari (1957-1959) e a Pescara (1959-1963). Abile nel cucito, in seguito, ha svolto il servizio di sartoria a Catania e aGravina di Catania, dal 1963 al 1987. Con l’avanzare dell’età nel 1989, è stata destinata alla comunità di Palermo, dove ha continuato a prestare il suo servizio nel laboratorio di cucito fino a quando le forze fisiche glielo hanno permesso.
Sr. M. Tarcisia, anche nell’anzianità, ha mantenuto le caratteristiche della sua personalità: buona, attenta alle sorelle e delicata nel tratto. Pronta di volontà, nella domanda per l’ammissione alla Professione, esprimeva il desiderio di vivere la vita consacrata. Scriveva: “Sono stata sempre bene, comprendo i voti e sono disposta a praticarli con tutto l’impegno e con buona volontà, sperando tutto dalla grazia del Signore”. Così ha vissuto, in coerenza con questi desideri giovanili.
Nel giorno in cui la liturgia pasquale ci fa contemplare l’incontro del Maestro risorto con i suoi discepoli dopo un’infruttuosa pesca notturna (Gv 21,1-14), confidiamo che la nostra sorella sia stata ammessa a partecipare a questo appuntamento. Crediamo che per lei sia accaduto così: quando già era l’alba Gesù si è presentato sulla riva della sua vita e lei, discepola che ha amato il Maestro e da Lui è stata intensamente amata, lo ha riconosciuto: “E’ il Signore” e lo ha seguito, invitata al banchetto delle Nozze eterne.
Mentre ci prepariamo all’inizio della seconda sessione del 7° Capitolo generale, affidiamo questa sorella alla misericordia del Padre e chiediamo la sua intercessione per il buon esito del lavoro che ci attende.
Sr. M. Tarcisia, riposa nella pace, cantando con la comunità paolina del Cielo, il canto della gioia pasquale: Alleluia! Sono giunte le nozze dell’Agnello. Alleluia!